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La prima Coppa dei Campioni delle mitiche scarpette rosse dell’Olimpia Milano ,nasce da lontano molto lontano. Eh si perche’ il destino che vide i meneghini conquistare la loro prima rassegna continentale, non ha origini dal vecchio continente bensi’ dagli Stati Uniti.Tutto nasce dalla decisione del papa’ di Bill Bradley un predestinato con una carriera davanti non solo a livello agonistico( scelto col numero 2 assoluto ai draft NBA ) ma anche politica,ebbene la sorte volle che il giovane talento Usa rifiuto’ la chiamata dei Knicks per accettare la borsa di studio dell’universita’ di Oxford l’ateneo piu prestigioso al mondo, per concludere la sua formazione universitaria che lo avrebbe portato molti anni dopo addirittura alle presidenziali a stelle e strisce. E proprio da questa decisione dopo l’uscita da Princeton che a Cesare Rubini e Adolfo Bogoncelli venne la brillante idea di proporre a Bradley un ingaggio “par time ” come straniero di coppa, questo permetteva a Bill contemporaneamente di finire la sua specializzazione in Inghilterra ma anche di giocare ad alti livelli a basket. Fu il fattore che porto’Milano a vincere quella coppa propio grazie all’apporto del suo fuoriclasse che nonostante i pochissimi allenamenti settimanali nelle gambe,viaggiava ad una media di 26 punti per gara, una cifra altissima anche tenendo conto che all’epoca non era ancora in vigore il tiro da tre. Guardia 1,93 Bradley viaggiava gia’ al college a 30 punti a partita con un record spaventoso nell’esecuzione dei tiri liberi segnandone 57 consecutivi nell’arco di una stagione .Dopo la parentesi europea con Milano ,guida New York ai primi due storici titoli NBA nel 70″ e nel 73, Il resto e’ storia recente ….dopo la carriera da grande giocatore inizia quella politica che lo porta a diventare prima senatore e . poi arrivare quasi alle soglie… della Casa Bianca , la storia di un predestinato… che regalo’ al nostro paese la prima Coppa dei Campioni nella pallacanestro europea